martedì 9 dicembre 2008

L'IIT

..ed eccolo il nuovo MIT italiano, l'Instituto Italiano per la Tecnologia. Questo instituto, sorto nel 2003 (idea di Tremonti) e che gia' mi sembrava una cazzata, quand'ero oltreoceano, perche' sembrava un'altro di quei dinosauri dove far confluire soldi per la ricerca per pochi, dopo 5 anni guardiamo alla sua produzione scientifica.

Nasce sulla carta come una buona idea, niente a che vedere con il MIT americano ma focalizzato su alcuni rami interessanti della ricerca applicata.
E' chiaro che un progetto del genere necessita di tempo adeguato per poter essere valutato.
Dati alla mano, su 86 ricercatori, l'ITT ha prodotto in 4 anni, ben 114 pubblicazioni, cioe' circa 0.3 pubblicazioni all'anno per ricercatore. Davvero un bel record !
A questo pero' bisognerebbe aggiungere che dubito molto che il centro abbia funzionato appieno immediatamente, ma che piuttosto occorrano almeno un paio di anni perche' si sia in grado di produrre qualcosa di significativo. Tuttavia il dato di quest'anno ovvero di 4 pubblicazioni su 86 ricercatori, mi sembra segnare un trend tutt'altro che significativo.

Perche' me ne occupo ? perche' questo Instituto e' saltato adesso all'onore della cronaca grazie al fatto che e' l'unico instituto, sebbene privato, a cui non sono stati ridotti i fondi strutturali. Di certo e' presto, ma e' difficile poter fare un discorso di meritocrazia riguardo questo centro, dunque non si capisce per quale motivo, se non quello per il quale esso sia sorto sotto il protettorato di Tremonti, ad esso non vengano tagliati i fondi come e' successo per tutti i centri di ricerca italiani...

4 commenti:

stef ha detto...

non sapevo di questo iit. il nome e' stato scelto male. nel mondo l'iit e' il MIT dell'india da dove vengono tutti i geni indiani. poi viene l'illinois institute of technology.

sono solo 4 anni che sono partiti quindi forse bisogna lasciarli qualche tempo per ingranare e fare le pubblicazioni.

mi fa pensare pero' che non sia riconosciuto dai politici italiani che ci siano altri centri di eccellenza in Italia, come trieste con sissa, trento, padova, pisa, etc etc. e ci sia bisogno di inventarsi questi strani centri di persone eccellenti.

Unknown ha detto...

in realta', per come e' strutturato, e' un po' un contenitore, cioe' vengono elargiti dei fondi a professori che fanno parte di altri instituti. Quindi vorrebbe raccogliere le eccellenze. Il problema e' che siamo in Italia e quindi quei soldi sono soltanto un'altro modo per far arrivare fondi ai soliti immanellati.

E' vero che e' da poco, ma 4 pubblicazioni nel 2008 con 86 ricercatori a 5 anni dalla nascita ?????????
sono un po' lentini ad ingranare...

enrico ha detto...

visto che avevo un po' di tempo da perdere, ho guardato per curiosita' is sito dell' iit (concordo con stefano, scelta infelicissima del nome. Difficile da trovare su google).
Comunque come dice sergio c'e' un po' da storgere il naso, perche' nella pagina staff effettivemente si vede un plotone di ricercatori, molti post-doc e moltissimi phd student. Per cui ci aspetterebbe una miriade di pubblicazioni. Poi, giusto per fare le pulci, di quelle 4, in 2 il primo autore e' esterno all'istituto, una e' un proceeding, ed un'altra e' pubblicata su una newsletter, probabilemente non peer-reviewed. Va detto che magari la lista delle pubblicazioni 2008 e' incompleta. Ma anche dando un occhio alla lista del 2007 sono quasi tutte conference proceedings !!

Comunque, il motivo del mio cazzeggio e' che da ieri sono dottore !! vabbe', ora pero' torno a lavorare...

Unknown ha detto...

Grande Enrico !! complimenti davvero ! vabbe' che sei gia' post-doc :D