martedì 9 dicembre 2008

Il problema Italia

Parto da uno dei miei status : perche' se 56.000.000 di italiani pagano i debiti di Alitalia, di fatto salvandola, Berlusconi definisce patrioti i componenti di CAI che prendono una societa' senza debiti, senza mettere per molti di loro neanche un centensimo ? La questione non e' nel senso della frase, ma piuttosto nel fatto che nessuno, dico nessuno si sia scandalizzato, neanche un giornalino di provincia. Perche' Berlusconi puo' fare un'affermazione del genere ? Questo da il senso di come i valori in questa Repubblica siano sottosopra.
Paola suggerisce che la rivoluzione culturale negli Stati Uniti sia partita dagli intellettuali allarmati dalle politiche neocons. Io credo sia assolutamente vero. Aggiungo pero' che se la gente non l'avesse sentito nelle proprie tasche, non si fosse vista decurtato il potere d'acquisto dei propri stipendi, quella battaglia sarebbe finita nel nulla. Qui succede il contrario. Il potere d'acquisto dei nostri salari e' sceso ben al di sotto dei valori medi europei portandoci a livelli di poverta' quasi indistintamente, purtuttavia, non c'e' traccia di rivoluzione culturale degli intellettuali. Con una classe politica e una sinistra incapace di andare oltre le beghe personali che non siano il confronto D'Alema-Veltroni, tocca a noi, alla gente comune, portare avanti le battaglie di riforma. Lo si e' visto sulla scuola, sui precari, dove solo una mobilitazione di massa ha consentito l'apertura dei ministri del governo. L'opposizione e' rimasta immobile, quell'opposizione tacciata di troppo intellettualismo. Ecco perche' credo che rispetto agli USA ci sia un processo inverso. Adesso, rimbocchiamoci le maniche, le svolte non accadono dal nulla.

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