martedì 16 dicembre 2008

Cari Amici

Cari Amici, questo blog fra poco chiudera'. Insieme ad un paio di amici stiamo mettendo su un sito dove speriamo le nostre elucubrazioni di natura politica avranno piu' spazio. Il sito ha per adesso il nome di Step In Now !. e una bozza la trovate su

www.stepinnow.org.

Io spero di ritrovarvi li e soprattutto spero vogliate partecipare, anche mandando di volta in volta un articolo.
un abbraccio

Intanto vi lascio un altro post..

Che significa l'Abruzzo ?

Reputo il voto in Abruzzo abbastanza emblematico. Parto da un punto, come detto da piu' parti, dalla questione morale. D'Alema la ritiene secondaria, la gente ha risposto che non lo e' affatto. E' chiaro tuttavia che il voto espresso ieri non e' solo questo. Il PD paga una pochezza e inconsistenza nelle linee guida della sua politica, le incertezze del suo leader, ma soprattutto l'incapacita' di una proposta seria e credibile. Accanto a questo si aggiungono i problemi con la giustizia del centro sinistra. Bisogna essere chiari su questo punto.
Non e' che la questione morale sia un problema di adesso, se e' vero come e' vero, che, il piu' volte citato, Berlinguer, in questi giorni, la pose qualche decennio fa. C'e' pero' accanto a questo l'evanescenza del PD. L'una e l'altra questione sono inscindibili, perche' senza una reale forza ideologica, senza la motivazione delle idee, la politica perde anche la sua etica e diventa solo potere. Inutile pensare che la discussione interna al PD sia una questione di linea politica, perche' il rincorrere l'ultimo sondaggio non dimostra visione, ma solo la ricerca del consenso. Ovvio che la politica ha senso solo attraverso questo, ma il consenso si costruisce sulla ragione delle proprie idee, nella convinzione nostra prima che degli altri di un progetto condiviso, non puo' basarsi sugli umori della gente.

Quel 47% di abruzzesi, che non sono andati a votare, non lo ha fatto perche' la sfiducia in questa classe politica deriva dalla mancanza di un'idea da perseguire, nel vuoto istituzionale che essi rappresentano. Quella gente, cari dirigenti di destra e sinistra, vi ha dichiarato morti.
Io spero che il PD ne tragga le necessarie conseguenze e che il 19/12 Veltroni dichiari pubblicamente il suo fallimento. Si badi che non e' il fallimento di Veltroni, e' il fallimento dell'intera dirigenza. Il PD e' un soggetto da cui ripartire, in questo momento e' un albero senza foglie in cui solo la base sopravvive. Si faccia tesoro almeno di questo.

sergio

martedì 9 dicembre 2008

Il Codice Etico del PD

Ricevo da Stefano Minguzzi estratti dal codice etico del PD.
5) Condizioni ostative alla candidatura e obbligo di dimissioni
1. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non candidare, adogni tipo di elezione anche di carattere interno al partitocoloro nei cui confronti, alla data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, sia stato:
a) emesso decreto che dispone il giudizio;
b) emessa misura cautelare personale non annullata in sede di impugnazione;
c) emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva, ovvero a seguito di
patteggiamento; per un reato di mafia, di criminalità organizzata o contro la libertà personale e la personalità individuale; per un delitto per cui sia previsto l'arresto obbligatorio in flagranza; per sfruttamento della prostituzione; per omicidio colposo derivante
dall'inosservanza della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.
2. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non candidare, ad ogni tipo di elezione anche di carattere interno al partito, coloro nei cui confronti, alla data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, ricorra una delle seguenti condizioni:
a) sia stata emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva ovvero a
seguito di patteggiamento, per delitti di corruzione nelle diverse forme previste
e di concussione;
b) sia stata emessa sentenza di condanna definitiva, anche a seguito di
patteggiamento, per reati inerenti a fatti che presentino per modalità di
esecuzione o conseguenze, carattere di particolare gravità;
c) sia stata disposta l'applicazione di misure di prevenzione personali o
patrimoniali, ancorché non definitive, previste dalla legge antimafia, ovvero
siano stati imposti divieti, sospensioni e decadenze ai sensi della medesima
normativa;
3. Le condizioni ostative alla candidatura vengono meno in caso di sentenza
definitiva di proscioglimento, di intervenuta riabilitazione o di annullamento delle misure di cui al comma 2 lett. c).
4. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non candidare, ad ogni tipo di elezione anche di carattere interno al partito:
a) i proprietari o coloro che ricoprano incarichi di presidente o di
amministratore delegato di imprese che operano a livello nazionale nel settore
della informazione, ovvero il loro coniuge, parenti o affini;
b) i proprietari ovvero coloro che ricoprano incarichi di presidente o di
amministratore delegato di imprese che operano nel settore della informazione
a livello locale, nel caso in cui l'organo di garanzia territorialmente competente
previsto dallo Statuto accerti che per il rilievo dell'attività dell'impresa si
possa determinare un sostegno privilegiato a loro esclusivo vantaggio.
5. Ove sopravvengano le condizioni di cui ai commi precedenti, gli eletti, i titolari di incarichi all'interno del partito, ovvero il personale di nomina politica, rassegnano le dimissioni dal relativo incarico.

a voi il giudizio!

L'IIT

..ed eccolo il nuovo MIT italiano, l'Instituto Italiano per la Tecnologia. Questo instituto, sorto nel 2003 (idea di Tremonti) e che gia' mi sembrava una cazzata, quand'ero oltreoceano, perche' sembrava un'altro di quei dinosauri dove far confluire soldi per la ricerca per pochi, dopo 5 anni guardiamo alla sua produzione scientifica.

Nasce sulla carta come una buona idea, niente a che vedere con il MIT americano ma focalizzato su alcuni rami interessanti della ricerca applicata.
E' chiaro che un progetto del genere necessita di tempo adeguato per poter essere valutato.
Dati alla mano, su 86 ricercatori, l'ITT ha prodotto in 4 anni, ben 114 pubblicazioni, cioe' circa 0.3 pubblicazioni all'anno per ricercatore. Davvero un bel record !
A questo pero' bisognerebbe aggiungere che dubito molto che il centro abbia funzionato appieno immediatamente, ma che piuttosto occorrano almeno un paio di anni perche' si sia in grado di produrre qualcosa di significativo. Tuttavia il dato di quest'anno ovvero di 4 pubblicazioni su 86 ricercatori, mi sembra segnare un trend tutt'altro che significativo.

Perche' me ne occupo ? perche' questo Instituto e' saltato adesso all'onore della cronaca grazie al fatto che e' l'unico instituto, sebbene privato, a cui non sono stati ridotti i fondi strutturali. Di certo e' presto, ma e' difficile poter fare un discorso di meritocrazia riguardo questo centro, dunque non si capisce per quale motivo, se non quello per il quale esso sia sorto sotto il protettorato di Tremonti, ad esso non vengano tagliati i fondi come e' successo per tutti i centri di ricerca italiani...

Il problema Italia

Parto da uno dei miei status : perche' se 56.000.000 di italiani pagano i debiti di Alitalia, di fatto salvandola, Berlusconi definisce patrioti i componenti di CAI che prendono una societa' senza debiti, senza mettere per molti di loro neanche un centensimo ? La questione non e' nel senso della frase, ma piuttosto nel fatto che nessuno, dico nessuno si sia scandalizzato, neanche un giornalino di provincia. Perche' Berlusconi puo' fare un'affermazione del genere ? Questo da il senso di come i valori in questa Repubblica siano sottosopra.
Paola suggerisce che la rivoluzione culturale negli Stati Uniti sia partita dagli intellettuali allarmati dalle politiche neocons. Io credo sia assolutamente vero. Aggiungo pero' che se la gente non l'avesse sentito nelle proprie tasche, non si fosse vista decurtato il potere d'acquisto dei propri stipendi, quella battaglia sarebbe finita nel nulla. Qui succede il contrario. Il potere d'acquisto dei nostri salari e' sceso ben al di sotto dei valori medi europei portandoci a livelli di poverta' quasi indistintamente, purtuttavia, non c'e' traccia di rivoluzione culturale degli intellettuali. Con una classe politica e una sinistra incapace di andare oltre le beghe personali che non siano il confronto D'Alema-Veltroni, tocca a noi, alla gente comune, portare avanti le battaglie di riforma. Lo si e' visto sulla scuola, sui precari, dove solo una mobilitazione di massa ha consentito l'apertura dei ministri del governo. L'opposizione e' rimasta immobile, quell'opposizione tacciata di troppo intellettualismo. Ecco perche' credo che rispetto agli USA ci sia un processo inverso. Adesso, rimbocchiamoci le maniche, le svolte non accadono dal nulla.

mercoledì 3 dicembre 2008

Domande sul PD del Nord

Ma con tutta la buona volonta', che diavolo deve essere il PD del Nord ? Che bisogno c'e' di avere un partito federale ? Non sono sufficienti i segretari regionali ? Non sono sufficienti i segretari provinciali ? Piu' territorialita' di cosi !
Perche' le politiche territoriali al nord, come al sud o al centro, sarebbero migliori se ci fosse un PD del Nord, del Sud o del Centro ? Perche' soprattutto continuiamo a farci del male ?Non bastava D'Alema ? Non bastava Veltroni ? Non bastavano le correnti ?... e chiudete un po' questa cazzo di finestra che fa freddo !!