martedì 9 dicembre 2008

Il Codice Etico del PD

Ricevo da Stefano Minguzzi estratti dal codice etico del PD.
5) Condizioni ostative alla candidatura e obbligo di dimissioni
1. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non candidare, adogni tipo di elezione anche di carattere interno al partitocoloro nei cui confronti, alla data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, sia stato:
a) emesso decreto che dispone il giudizio;
b) emessa misura cautelare personale non annullata in sede di impugnazione;
c) emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva, ovvero a seguito di
patteggiamento; per un reato di mafia, di criminalità organizzata o contro la libertà personale e la personalità individuale; per un delitto per cui sia previsto l'arresto obbligatorio in flagranza; per sfruttamento della prostituzione; per omicidio colposo derivante
dall'inosservanza della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.
2. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non candidare, ad ogni tipo di elezione anche di carattere interno al partito, coloro nei cui confronti, alla data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, ricorra una delle seguenti condizioni:
a) sia stata emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva ovvero a
seguito di patteggiamento, per delitti di corruzione nelle diverse forme previste
e di concussione;
b) sia stata emessa sentenza di condanna definitiva, anche a seguito di
patteggiamento, per reati inerenti a fatti che presentino per modalità di
esecuzione o conseguenze, carattere di particolare gravità;
c) sia stata disposta l'applicazione di misure di prevenzione personali o
patrimoniali, ancorché non definitive, previste dalla legge antimafia, ovvero
siano stati imposti divieti, sospensioni e decadenze ai sensi della medesima
normativa;
3. Le condizioni ostative alla candidatura vengono meno in caso di sentenza
definitiva di proscioglimento, di intervenuta riabilitazione o di annullamento delle misure di cui al comma 2 lett. c).
4. Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non candidare, ad ogni tipo di elezione anche di carattere interno al partito:
a) i proprietari o coloro che ricoprano incarichi di presidente o di
amministratore delegato di imprese che operano a livello nazionale nel settore
della informazione, ovvero il loro coniuge, parenti o affini;
b) i proprietari ovvero coloro che ricoprano incarichi di presidente o di
amministratore delegato di imprese che operano nel settore della informazione
a livello locale, nel caso in cui l'organo di garanzia territorialmente competente
previsto dallo Statuto accerti che per il rilievo dell'attività dell'impresa si
possa determinare un sostegno privilegiato a loro esclusivo vantaggio.
5. Ove sopravvengano le condizioni di cui ai commi precedenti, gli eletti, i titolari di incarichi all'interno del partito, ovvero il personale di nomina politica, rassegnano le dimissioni dal relativo incarico.

a voi il giudizio!

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