Ieri ho sottoposto Jennifer all'interessantissimo incontro della Festa dell'Unita' tra Gianni Riotta e Uolter, detto Valter Veltroni.
D'accordo che eravamo alla festa del PD, d'accordo che non c'era contraddittorio, d'accordo tutto, ma me lo potevano dire che era un monologo. In circa un'ora e mezza di "intervista" Riotta ha fatto 5 domande. Lascio a voi il calcolo di minutaggio per risposta.
Roba che ad un certo punto ho visto Riotta sbracato sulla sedia a ronfare. Cio' che lascia sconcertati pero' non e' tanto quello, quanto piuttosto la quantita' di banalita' dette da Veltroni. Nulla, dico nulla e' stato detto di informativo. Mi e' sembrato chiaro pero' che Veltroni si sia reso (finalmente) conto dell'impossibilita' di un qualunque tipo di dialogo con Berlusconi. Preannuncia manifestazioni e azioni di protesta. Certo gli si poteva chiedere perche' dunque non abbia voluto partecipare alla manifestazione dell'8 luglio, ma Riotta tace. Gli si sarebbe potuto chiedere per esempio se non sia piu' sobrio discutere con Di Pietro, con tutte le sue pecche, piuttosto che con la Lega. Ma niente ! hai voglia a dire che la discussione con la Lega sia piuttosto nel merito del federalismo. Ma di che merito vuoi discutere con uno che manda affanculo la bandiera italiana e l'inno nazionale ? Putroppo Veltroni parla e discute nel merito con uno con cui non condivide nulla, piuttosto che con uno (Di Pietro) che fa molto piu' sobriamente una battaglia di cui Veltroni condivide motivi e ragioni in toto.... Misteri della fede !
mercoledì 23 luglio 2008
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