Terence Hill torna al western
L'attore sta girando a Santa Fe «Doc West», un film per Mediaset diretto da Giulio Base
Bud Spencer e Terence Hill in «Lo chiamavano Trinità» (da archivio Corriere) SANTA FE - Terence Hill torna al primo amore. L'attore che da qualche anno dà il volto a Don Matteo (fiction Rai su un parroco di Gubbio che spesso aiuta i Carabinieri nelle indagini) sta girando un film western per la tv a Santa Fe (New Mexico). Nel ranch di Bonanza Creek, villaggio cinematografico creato dagli artigiani italiani 15 anni fa per Lucky Luke (e poi usato per la serie «Bonanza») un cast quasi tutto italiano, diretto da Giulio Base, sta girando «Doc West», film per la tv in due puntate prodotto da Mediaset, che vede il ritorno di Terence Hill al genere cinematografico che lo ha reso famoso.
COL CAVALLO DI ZORRO BANDERAS - L'uscita è prevista per la primavera del 2009, ma «Doc West» è una scommessa ancora in corso: il genere western, per tanto tempo dimenticato e ora tornato di moda a Hollywood, piacerà ancora al pubblico televisivo italiano? Per scoprirlo non c'era che da trovare una storia interessante e un protagonista credibile. Nessuno avrebbe potuto esserlo più di Terence Hill, affiancato in questa avventura da Ornella Muti, Paul Sorvino, Clare Carey e da un cavallo non meno famoso: Casey, il magnifico frisone cavalcato da Antonio Banderas in Zorro.
TRAMA - In «Doc West» Terence Hill rivestirà la parte di un dottore che, oppresso dai sensi di colpa per aver fatto un grande errore nella sua carriera medica, abbandona la professione e vaga per il selvaggio west giocando a poker e tirando di pistola, nel tentativo di dare di che vivere ad un bambino, rimasto orfano a causa del suo errore. All'inseguimento di un gruppo di banditi, si ritrova in un villaggio guidato dallo sceriffo Basehart (Paul Sorvino). Qui Doc West torna ad esercitare la professione medica. «La forza di questa storia è aver dato un passato al mio pistolero - spiega Hill -. Avevo rinunciato all'idea di fare western, perché l'eredità di quanto fatto in passato era pesante ma Doc West è una scommessa che mi sono sentito di giocare. È una via di mezzo fra Il mio nome è Nessuno e Trinità. Rispetto ai film di allora però non si ride, si sorride. I tempi sono diversi, il pubblico è diverso».
giovedì 20 novembre 2008
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